Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei
Olivo Barbieri Gabriele Basilico Gianni Berengo Gardin Luca Campigotto Bruno Cattani Giuseppe Cavalli Carla Cerati Elio Ciol Mario De Biasi Franco Fontana Luigi Ghirri Mario Giacomelli Guido Guidi Giuseppe Moder Toni Nicolini Cristina Omenetto Fabiano Parisi Francesco Radino Fulvio Roiter Massimo Siragusa Carlos Solito
La mostra, organizzata da Munus con il Polo Museale del Veneto e curata da Marco Tonon e Daniela Dello Iacovo, riunisce oltre venti tra i più importanti protagonisti italiani della fotografia contemporanea.
La prima e principale sezione della mostra, dedicata alla fotografia contemporanea e realizzata in collaborazione con il CRAF - Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, presenta una ricognizione di opere fotografiche che dagli anni '40 del Novecento arriva sino ai nostri giorni, attraversando 80 anni della storia della fotografia italiana. Le oltre cento opere in mostra raccontano le meraviglie, l'evoluzione e i mutamenti del paesaggio italiano: la suggestione della laguna veneziana, le cime innevate delle Dolomiti, i vigneti delle Langhe piemontesi, le dolci colline della Val D'Orcia, il fascino della Costiera Amalfitana, le verdi distese della Puglia, le imponenti rovine archeologiche di Agrigento, ma anche il lavoro dell'uomo nei campi, i palazzi popolari delle periferie, le architetture di ville e palazzi lasciati deperire dal tempo e dall'incuria, i poetici e malinconici siti di archeologia industriale. Le differenti modalità stilistiche con le quali gli artisti si sono accostati al tema permette non solo di poter ammirare parte del paesaggio italiano, ma soprattutto la varietà delle personali indagini artistiche, ciascuna delle quali verte su differenti prospettive di visione e analisi. Ogni artista indaga il paesaggio, che sia urbano o naturale, attraverso un personale filtro d'analisi; si va dal Neorealismo al reportage sociale, dalla fotografia di viaggio a quella di architettura e degli spazi urbani, dal puro lirismo all'astrazione, dal documentarismo all'anti-retorica, dalla narratività visiva alla rievocazione del ricordo.
La seconda sezione della mostra, curata dalla Fondazione Mazzotti, è dedicata agli scatti che ritraggono la Riviera del Brenta e dà la misura dei cambiamenti accorsi nel territorio e nelle opere che lo costellano. Ed ecco che, davanti alle splendide ville dei nobili veneziani di un tempo, tra cui Villa Pisani – sede della mostra – si rincorrono momenti di ludica vitalità, di duro lavoro di costruzione, di pesca, di attività portate avanti grazie all'alaggio delle imbarcazioni che risalgono i fiumi attraverso il traino animale. Ma è anche tramite la serie di fotografie aeree che cogliamo, a colpo d’occhio, i profondi mutamenti del paesaggio, simbolo dei tempi che corrono: lotti di terreno che si fanno sempre più piccoli e frammentati si susseguono ai parchi superstiti delle ville, ai capannoni e alle industrie che si sviluppano da una sponda all’altra del fiume Brenta.
La terza sezione della mostra è costituita dai paesaggi affrescati al Piano Nobile di Villa Pisani: ventotto scene che hanno l'acqua come elemento comune, come peschiere, fontane, fiumi, cascate, quasi a voler richiamare la condizione di prossimità della villa con il suo Naviglio. Si susseguono grandi vedute urbane, agresti e una natura a volte scoscesa, impervia, popolate di personaggi impegnati o in arcadiche attività o in lavori di fatica nei porti e nelle strade, in realtà componenti di una raffigurazione tanto idilliaca quanto in parte di fantasia di luoghi e città, tra le quali l'Isola di Notre dame a Parigi e poi Madrid, Londra, Firenze, Livorno. Nei dettagli delle tempere le scene arcadiche includono i canonici ruderi di torri e castelli, ponti, case torri, non senza licenze rispetto al genere arcadico, per costruire e rispondere a quell'immaginario che dalla pittura seicentesca di Claude Lorraine, Salvator Rosa e Nicola Poussin, era migrato nel secolo successivo nei veri paesaggi dei parchi e giardini inglesi, prima, e del resto d'Europa poi.
La quarta sezione, a conclusione del percorso, è un’installazione emozionale, allestita all'interno dell’elegante Coffee House, immersa nel parco di Villa Pisani: la Finestra sul Paesaggion ambiente surreale, dall'effetto straniante e misterioso che permette di essere trasportati in luoghi ideali ed incontaminati, in cui la natura, nei suoi molteplici aspetti, attiva un coinvolgente gioco d'illusione stimolando le differenti percezioni sensoriali, che creano stupore e meraviglia.
La mostra Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei è curata da Marco Tonon e Daniela Dello Iacovo, promossa dalla Direzione del Polo Museale del Veneto, organizzata e realizzata da Munus in collaborazione con il il CRAF - Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, la Fondazione Mazzotti di Treviso e patrocinata dal Comune di Stra.
Media partner dell'evento: Corriere del Veneto e Radio Company.
Sponsor tecnici: Alì e BM Luxury - Piante Artificiali di Alto Livello.